Come coach in questa Coppa Italia CSEN per prima cosa voglio
fare i complimenti a tutti gli atleti.
Al di là dei singoli risultati è stato
veramente un piacere essere a bordo tatami con voi.
Avete tutti dimostrato una
grandissima maturità agonistica e mi avete permesso di concentrarmi sulle
vostre singole prestazioni. Come avete potuto vedere essere contemporaneamente
su sette tatami non è stato semplice, ma grazie anche all’aiuto di Matteo sono
riuscito a non perdermi nessuno di voi.
Veniamo ora al discorso
prestazioni.
Le medaglie sono state poche, è vero, e i piazzamenti a ridosso
del podio di alcuni di voi lasciano ancora di più l’amaro in bocca, ma il
miglioramento globale c’è stato. Non dimentichiamoci che questa era una
competizione nazionale e che il livello, nonostante alcuni appuntamenti
federali concomitanti, era davvero alto soprattutto nella seconda giornata di
gare.
Detto questo la gara è stata importante anche per capire dove siamo e
dove possiamo arrivare e soprattutto su cosa lavorare. Un discorso a parte
meritano i ragazzi del kumite Gabriele e Alessio. Non è facile arrivare a
freddo e montare su un tatami per combattere, in questo forse Alessio ha pagato
un po’ di più la tensione e ha dato il meglio di sé nella seconda parte del
kumite facendo comunque vedere ottime cose, un po’ tardi per vincere, ma
comunque abbastanza per recuperare due bandiere su cinque: la strada è giusta.
Gabriele ha avuto più gioco sul primo combattimento e ha pagato anche lui un
po’ inesperienza sul secondo, subendo un po’ troppo all’inizio, ma recuperando
bene, purtroppo aver subito per primo i punti non gli ha permesso di andare
avanti. Bravi tutti e due sinceramente.
Due parole su Matteo il più grande del
gruppo che ha gareggiato da solo e di sabato. Raramente ho riscontrato in un
ragazzo della sua età la stessa marurità e consapevolezza agonistica, un
piazzamento a metà classifica su 30 atleti di cui molti nel giro della
nazionale di categoria, non è da poco. Adesso sappiamo anche come e dove
lavorare.
Discorso a parte anche per Alessandro che sotto mio
personale consiglio ha portato in gara l’unico kata che gli avrebbe permesso di
ottenere un risultato, non è andata come speravamo, me ne assumo la responsabilità,
ma sono sicuro che era la scelta giusta.
La medaglia è arrivata dai pugni e dai
calci di Giulia che al palloncino ha dimostrato cosa le riesce meglio e
probabilmente su che strada vorrà continuare.
Un bravo speciale anche a
Mattia e Vasco che hanno fatto vedere grandissimi miglioramenti e a Marco che
ha mantenuto la giusta concentrazione e un buon livello su tutte le prove anche
se, lui stesso, ha confessato di non essersi piaciuto troppo: anche questo vuol
dire crescere.
E infine l’ultimo (ma non perché ultimo) applauso virtuale al
nostro cucciolo Hahn. Il più piccolo della comitiva che alla Coppa Italia era
alla sua seconda gara della vita... che dire questo è un risultato!
Ancora grazie a tutti Atleti e genitori grazie ai quali
abbiamo passato sue bellissime giornate di sport e divertimento.
Alla prossima!
Francesco Stazi
A.S.D. Yamashita Club
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