Ieri abbiamo portato, per la prima volta in assoluto, tre nostri giovanissimi allievi a partecipare ad una gara di kumite.
Straordinarie le loro prestazioni e le loro reazioni! Quando ho chiesto se si fossero divertiti, la risposta è stata un grande sorriso, oltre al si.
C’è stato anche, purtroppo, chi non ha avuto modo di essere così felice. Ha comunque imparato un altro modo di vivere del karate.
I miei grandissimi complimenti a chi ha saputo mettersi in gioco, rischiando nel combattimento. Spero sia stata solo la prima di una lunga serie di gare, anche più redditizie!! Ne sono sicuro!
Vi lascio al commento del loro coach ed insegnante Francesco.
Tre giovani allievi sono stai impegnati ieri nella loro prima gara di kumite, il combattimento, forse la dimensione più “giusta” se si parla di sport e arti marziali. Si trattava di una formula sperimentale che permetteva anche ai più piccoli di cimentarsi in un combattimento vero anche se in tutta sicurezza. Quello che, in pratica, nel nostro dojo facciamo già da sempre. Un conto però è allenarsi fra amici un altro affrontare una competizione. Se pur bambini, fra i piccoli contendenti lo spirito agonistico non è mancato e la gara è stata vera in tutte le categorie. Su tre allievi abbiamo portato a casa due medaglie. A Diego Leyx l’oro è sfuggito di un soffio (per mancanza di fiato n.d.r.) e si è dovuto accontentare del secondo posto dopo essere arrivato in finale. Mentre per Oliver Zilli la competizione si è fermata alla semifinale sconfitto da quello che poi avrebbe vinto la gara, quindi un terzo posto “vero” a pari merito. Un po’ diversa la gara di Matto Palmidessi fra gli esordienti A. Impegnato in un combattimento sportivo con tanto di punteggi e sanzioni, Matteo ha messo in luce tutta la sua tecnica, ma essendo la prima gara gli è mancata quel pizzico di esperienza agonistica che in questi casi può fare la differenza. Se a questo aggiungiamo un’interpretazione del regolamento abbastanza dubbia e il valore dell’avversario (finalista e medaglia d’argento), il risultato è di un’onorevolissima sconfitta, che lascia un grande margine di riscatto per quello che Matteo ha fatto vedere sul tatami.
Come ho detto già ieri ad allievi a genitori, sono molto soddisfatto del risultato di tutti, a prescindere da posizioni e medaglie. Chi ha partecipato ha dimostrato il giusto spirito con cui affrontare una competizione e anche se nel percorso intrapreso l’agonismo potrebbe occupare una parte non rilevante in ognuno di loro, il modo con cui si affrontano le nuove sfide è un segnale importante di crescita “marziale”.
Qui, invece, trovate i video dei loro combattimenti della Children Samurai Cup. Per cui ringrazio i papà di Diego e Matteo che si sono prestati alle riprese.
Ovviamente, anche le foto dei podi.
Alessandro & Francesco
A.S.D. Yamashita Club
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